Dialoghi onirici

  • Caro Sandro, ciao
  • Chi sei?
  • Sai benissimo chi sono
  • Ma dai, anche tu sai benissimo che non esisti
  • Ah no? E allora chi ti sta parlando?
  • Una proiezione di me stesso
  • Sei un testone anche mentre dormi
  • Giusto, allora senti una cosa: perché non ti fai vedere quando sono sveglio?
  • Sai bene che non posso: dimmi, cos’altro posso fare per farti capire che ci sono?
  • Ci sei, lo so… ma tu muori con me, non sei onnipotente
  • Beh, in un certo senso è così, ma io resto per gli altri
  • Finché non muoiono…
  • Ma ci sarà sempre qualcuno e ci sarò sempre io
  • E quando non ci sarà più l’umanità?
  • Ci saranno sempre forme di vita intelligenti nell’universo e io sarò sempre necessario
  • Oso: ti chiami Sandro, per caso?
  • Sei simpatico, del resto sono il tuo dio
  • Ma mi spieghi che cazzo significa l’esistenza delle chiese e degli assembramenti di persone e dei fanatismi…
  • Fermati lì, quelle sono cose che non conosco, le avete inventate voi uomini
  • Ok… posso svegliarmi, adesso?
  • Sì, certo. Ma non ti dimenticare che non siete tutti uguali, tu hai bisogno di me come gli altri, solo che loro non riescono a non condividermi. Mettiamola così
  • Ma cosa condividono? Ognuno ha il suo dio, no?
  • E’ il tuo modo di ragionare e va bene così. Lascia liberi gli altri di ragionare come credono
  • D’accordo, ok… basta che non mi rompano i coglioni
  • Va bene, sai tu come fare
  • Sì, fino a che quei fanatismi non diventano fonte di violenza, come spesso accade
  • Hai ragione, ma io non c’entro nulla
  • Lo so e so anche che tu non hai creato nulla
  • Hai letto Hawking, eh?
  • Già
  • Lascia credere, anche che io possa intervenire in qualche modo. In fondo qualcuno riesce nelle proprie cose proprio perché spinto da questo e dopo ci crede ancor di più
  • Ma sì va bene, adesso però ti devo proprio salutare
  • Buona giornata                                                                                                         Drrrrrrrin

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